
Active – Building. Verso l’ecocompatibilità
Active-Building. Verso l’Ecocompatibilità.
Il 28 settembre scorso si è svolta a Bologna la cerimonia di premiazione dei vincitori del Premio Internazionale di Architettura Active Architecture, indetto in occasione dei 125 anni de “Il Resto del Carlino” e promosso da Graniti Fiandre e Poligrafica Editoriale spa.
Il premio nasce con l’intento di promuovere lo sviluppo di una progettazione eco-compatibile attraverso l’utilizzo di materiali Fiandre Active Clean Air & Antibacterial Ceramic.
Lo Studio RCF & Partners di Riccione (1) si è classificato al 3° posto con il progetto di ristrutturazione di un edificio a prevalente destinazione residenziale situato in Viale Dante. Il fabbricato, risalente agli anni ‘70, fu progettato dall’architetto milanese Giuseppe Ravegnani, autore di numerosi interventi nel riminese (Hotel Baltic a Riccione, Ospedale Infermi di Rimini); mai integralmente ristrutturato, è attualmente in uno stato di lieve degrado soprattutto per quanto concerne le parti esterne.
Il fine progettuale è restituire memoria architettonica ad una realtà locale in cui la cultura del recupero oscilla tra la cancellazione fisica e la ricostruzione “falsa”.
Il progetto (2) deriva da un procedimento “scarpiano”, legato all’importanza di evidenziare la memoria dando spazio in modo discreto agli elementi della contemporaneità. Il metodo è quello della stratificazione e dell’addizione storica “in divenire”, attraverso la creazione di una “pelle” esterna di rivestimento, suggerita dalla presenza in zona di molti edifici rivestititi con gres, maiolica, ceramica. Lavorando sulle aperture delle facciate dell’edificio, seriali ed incolonnate, il progetto prevede una sintesi di aggiunte e sottrazioni, creando un’impaginatura astratta; in questa nuova configurazione è possibile però rintracciare la presenza delle aperture originarie. Fondamentale è l’utilizzo di un materiale eco-compatibile come Active di Fiandre che unisce un’altissima qualità estetica al rispetto per l’ambiente; attraverso il processo della fotocatalisi, infatti, il biossido di titanio è in grado di originare tre importanti azioni: la disinfezione dai batteri, l’autopulizia delle superfici, la depurazione dell’aria da sostanze nocive (3). La pelle è una facciata ventilata costituita da montanti in acciaio su cui fissare lastre delle dimensioni 150 x 75 “white wave”. Il colore e la conformazione della lastra ricorda molto la sabbia oltre a creare venature d’ombra in facciata. Il grande formato consente di coprire l’altezza di piano con due soli elementi; la larghezza delle lastre varia in facciata creando un ritmo dinamico ed irregolare. Gli elementi tecnologici ed impiantistici (cavi, tubazioni verticali, ecc.) attualmente male integrati e casuali, saranno coperti dal rivestimento; l’utilizzo della facciata continua, infine, consente di uniformare le facciate verticali con il tetto inclinato a mansarda usando lo stesso materiale.

A cura di: Alessandro Franco Architetto (RCF & Partners)
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