Alessandra Mogorovich

Author Redazione Published 30 Maggio 2011

Paesaggi Marini

L’estremo desiderio di una smagliante resa dell’immagine muove e quasi domina la ricerca fotografica della triestina Alessandra Mogorovich che sa però costruirsi nicchie di quiete e luoghi eletti dell’anima. Il suo lavoro, a parere di chi scrive, trova infatti nel paesaggio, e in particolar modo nell’orizzonte marino, il sentimento di una più autentica poesia degli affetti, per cui meglio s’impiega un bianco e nero estetizzante e coltamente attardato, superando gli ambiti della più consumata professionalità. La fotografa non vuole forzare la realtà in direzione concettuale ma si lascia guidare dalla convinzione che l’esperienza sia di per sé stessa simbolica e che, dunque, l’attenzione al concreto, la possibilità di accogliere vite e luoghi, generi sottintesi emotivi alti ed eloquenti. Anche per questo la predilezione va alle forme classiche, alle tenerezze iconografiche che spingono l’individuo fragile all’incontro con il “limen” del cielo-mare, alla riflessione sul confine, sulla libertà, la morte, il volo, il ricordo. Una malinconia suggerita, una gioia implicita, una narrazione solo evocata lasciate “narrare” agli uomini e alle atmosfere catturate e costruite. Una scelta felice per la serie più minimale ma anche più efficace della Mogorovich, in quanto, nella sua sospensione ed attesa, nella sua interrogazione che diviene, anche figurativamente, un percorso, un cammino, evita ogni spettacolarità e ogni artificio e si denuda come una domanda, come un cuore attento ai dettagli, ai segni.

Rubrica delle Arti Visive a cura di Alessandro Giovanardi, Critico d’Arte.

Artista: Alessandra Mogorovich
cell.: 347.4449934
a.mogo@libero.it
www.alessandramogorovich.com