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In casa di Nicole e Fabrizio

Bizzarra, pop, ricca di colore e di oggetti, piena di luce. Vivace e per nulla banale, come chi l’ha creata, l’ha riempita e la vive ogni giorno. Esce dagli schemi la casa di Nicole e Fabrizio, un ambiente che rispecchia in tutto e per tutto la personalità dei suoi proprietari.
Di certo la monotonia non varca la soglia. “Volevamo una casa che sembrasse un parco giochi – racconta Nicole. Doveva essere colorata, divertente, doveva parlare di noi. E pensiamo di esserci riusciti: chi entra dice subito: si vede che è casa vostra. E lo abbiamo fatto senza l’aiuto di architetti o esperti, ma solo con il nostro gusto. E avevamo le idee molto chiare. Siamo diventati un po’ arredatori, nel giro di sei mesi siamo riusciti a completarla. Avevamo in testa tre colori: rosso, bianco e nero. In un modo o nell’altro dovevamo giocare con quei toni”.

Il nostro viaggio comincia dalla cucina, dove forse, fra i tre colori, è il bianco che ha la meglio.
“Nella cucina domina la luce: abbiamo preferito delle grandi porte finestre a scapito dei muri. La luce serve per contrastare il nero dei pavimenti: quando abbiamo detto ai nostri genitori che volevamo un pavimento così scuro ci hanno preso per pazzi, dicevano che sarebbe stato difficile da trattare. E invece è comodissimo. Sono nere anche le piastrelle della cucina, che hanno una particolarità credo unica: la fuga è rossa, dello stesso colore del piano della cucina che è in starlight (arricchita con brillantini). Poi ci sono tanti, tantissimi oggetti: dalla macchina per gli hot dog, alla foto di Gordon Ramsey, ai tanti gadget acquistati nei vari viaggi”.

A fare da collegamento tra la zona living e la cucina c’è il camino.
“Sì, abbiamo scelto un camino bifacciale. Certo non è un camino per fare le grigliate, ma ci salutiamo da una parte e l’altra del vetro… Del resto abbiamo deciso di arredare la nostra casa con soluzioni originali, che in pochi hanno. Ad esempio abbiamo le porte nere lucide, che credo esistano in ben poche case: quando le abbiamo chieste sono rimasti tutti stupiti. Anche queste, come il pavimento, si gestiscono molto bene al contrario di quanto si può pensare”.

Così come in pochi hanno delle moto nel salotto…
“Fabrizio ha una moto da cross, è una delle sue passioni. La sa usare, ma questa ha deciso di metterla nel bel mezzo della sala perché è la ex moto da gara di un giovane pilota sammarinese a cui teniamo molto. Accanto c’è anche una Vespa, che ha fatto restaurare apposta. Il mio tocco invece è il divano rosso di pelle, inglese. Io amo Londra e tutto ciò che arriva da Londra. E poi ci sono tantissimi quadri colorati. Andiamo molto fieri delle quattro mucche appese sopra il divano. Anche nella ringhiera delle scale ci abbiamo messo del nostro: le ha disegnate Fabrizio, è un disegno che si ripete anche per le ringhiere all’esterno. Insieme, invece, abbiamo disegnato la stella sul soffitto. Lì sono posizionati dei faretti colorati che riflettono il colore proprio sopra la Vespa, che è bianca. Poi ci sono gli snowboard, appesi alla parete”.

Nella sala da pranzo spicca il semplice ma imponente lampadario.
“È in gesso laccato, pesantissimo, ci sono volute tre persone per appenderlo. Le tende brillano grazie agli Swarovski. Il tavolo è costituito da tre vetri e dall’effetto “crackle”, con la base in alluminio trattato e le sedie in ecopelle”.

Le scelte bizzarre continuano anche nei bagni.
“Nel bagno di cortesia abbiamo optato per un pavimento “ipnotico”, strano. Fabrizio ha voluto mettere due lavandini e, alle loro spalle, c’è un mosaico nero. Poi, ognuno di noi ha un proprio bagno: quello che utilizzo io ha la vasca e, oltre allo specchio a forma di cuore e le piastrelle rosse e grigie dai riflessi metallici, ci sono i faretti colorati per la cromoterapia; abbiamo deciso di rinunciare all’idromassaggio per costruire un bagno turco nel bagno che usa Fabrizio, decorato sempre con il mosaico. È più utile e ce lo possiamo godere di più. Qui il pavimento è in starlight”.

Siamo quindi al corridoio che conduce alla zona notte.
“Sulle pareti ci sono i quadri dello zio di Fabrizio, un artista sammarinese. Abbiamo scelto delle particolari luci che proiettano un riflesso sul muro, triplicando il volume sulla parete. Per il pavimento abbiamo usato il legno teak, quello che si usa per le barche”.

Nella camera da letto il protagonista è il letto, tondo.
“Era una nostra fissazione. Ma stavamo quasi per rinunciare, tutti ci scoraggiavano e non riuscivamo a trovare niente di adatto. Poi, finalmente lo abbiamo trovato: è di 2,80 metri di diametro ed è alto dieci centimetri da terra. Abbiamo progettato e fatto realizzare un mobile angolare su misura alle spalle del letto, per recuperare spazio. È davvero comodissimo. I colori della camera sono grigio e viola, nelle tende e nei mobili, e riprendono i toni del bagno più piccolo”.

Tanti colori, tanti oggetti, tanti stimoli, in una casa bella da vedere e da vivere. “È una casa divertente, come deve essere – conclude Nicole. Quando torniamo, magari dopo una brutta giornata al lavoro, stare tra queste mura ci fa stare bene. Questa è la nostra oasi, tutti i problemi restano fuori della porta. È sempre stata questa la nostra idea di casa”.

Redazione

La Prima e Unica Rivista di Casa della Repubblica di San Marino e Circondario.

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