La Biennale di Venezia
Viva Arte Viva Con “ Viva Arte Viva”, curata da Christine Macel, l’arte contemporanea è di scena a Venezia. Centoventi artisti, da ottantasei paesi, mi guidano attraverso un percorso non impegnativo che si snoda in nove capitoli, dai padiglioni dei Giardini alle sale dell’Arsenale, dal “Padiglione degli Artisti e dei
Quando l’arte diventa cibo, quando il cibo diventa arte
“Mangiare l’arte” come se il cibo diventasse arte in noi stessi; sublimazione artistica che alimenta il nostro corpo; noi stessi attraverso il buon nutrirci diventiamo l’opera d’arte. L’arte nel suo significato espressivo più ampio comprende da sempre ogni attività umana, svolta singolarmente o collettivamente. Questa, poggiando su accorgimenti tecnici, abilità innate
Sabrina Foschini
La Felicità capiente Come il dolore anche la gioia deve essere sopportata: ha bisogno di cuori e menti capaci di tollerarla, necessita della pazienza che l’attende, dell’attenzione che la coglie nei dettagli, negli scampoli del giorno, della forza, infine, che la sa transitoria e l’accetta come tale, mentre la carne
Lisa Lazzaretti
Pensare all’Ornamento Solo chi ama l’ornamento sa amare il vuoto e chi conosce il decoro è capace di affrontare il nulla. Illustrazioni, leggere narrazioni, ricami grafici sono tutt’altro che forme secondarie e minori del fare artistico: rappresentano, di contro, una via al pensare, un’identità, una ricerca di senso. Le tessiture
Luca Di Bartolo
Il sortilegio della Luce. Desiderio che tutto sia marmo e luce, tutt’al più vetro e trasparenza: questo è l’“ethos” di Luca Di Bartolo, architetto e fotografo. Nei suoi scatti anche l’acqua in movimento sgorga con la solida struttura del ghiaccio, anche le barche sono templi di chiarezza neoclassica. Così i
Fabio Bonvicini
La Poesia dell’Abbandono. Fotografo della Valmarecchia. In Fabio Bonvicini l’arte fotografica è un “otium” per cui ci si può sobbarcare a cuor leggero viaggi lunghi e difficoltosi, sognare d’immergersi senza troppi ripensamenti nei deserti della Mongolia o camminare realmente nelle strade fascinose e infelici del Vietnam e della Cambogia; anche
Alessandra Mogorovich
Paesaggi Marini L’estremo desiderio di una smagliante resa dell’immagine muove e quasi domina la ricerca fotografica della triestina Alessandra Mogorovich che sa però costruirsi nicchie di quiete e luoghi eletti dell’anima. Il suo lavoro, a parere di chi scrive, trova infatti nel paesaggio, e in particolar modo nell’orizzonte marino, il
Valentina Perazzini
Giardini pensili Due anime distinte ma affiatatissime conducono l’intelligenza e le mani della giovane artista riminese Valentina Perazzini nel suo lavoro. Da una parte vi è la raccoglitrice, l’ordinatrice di cataloghi che si muove con l’istinto di chi debba ricomporre un archivio fotografico, una biblioteca, una rassegna iconologica; dall’altra vi
Giuseppe Di Lecce
Gimnosofisti Col termine greco gymnosophistes, tramite il latino gymnosophista, i filosofi classici dell’Ellade e di Roma definivano i sapienti indiani conosciuti dopo la spedizione di Alessandro Magno. L’espressione ben dice l’attitudine a tradurre la saggezza metafisica in un’esperienza di vita che coinvolge il corpo, la sua respirazione, le sue posture,
Emiliano Mecozzi aka Mek
Frantumi Animati. Il sogno del writer è forse vedere il mondo tracciato sulle pareti urbane, i suoi illegali esercizi di calligrafia che molto spesso assumono un aspetto di chiassoso urlo cromatico tridimensionale, diventare narrazioni vive, oggetti, cose, pezzi di realtà tangibili. Emiliano Mecozzi – in arte semplicemente Mek – sta