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Gobbi al quadrato. Laura Gobbi e Loris Gobbi

In questa storia è proprio il caso di dire che galeotto fu il cognome. Laura Gobbi e Loris Gobbi si sono conosciuti su internet grazie a questa insolita omonimia, si sono innamorati e hanno finito per convolare a nozze il 27 luglio. Non sappiamo se la fortuna, il caso o il destino abbiano guidato le loro scelte. Ma di sicuro questi sposi hanno “fatto un colpo gobbo”!

Laura: “La nostra conoscenza è nata da una richiesta di amicizia da parte di Loris su Facebook. Gli è apparsa la mia foto tra i suggerimenti di contatti e, incuriosito dal cognome in comune, non ha esitato. Appena mi è arrivata la notifica, spinta dalla curiosità e dal fatto che avevamo amicizie comuni, ho accettato la sua richiesta e mi sono subito vista arrivare un suo messaggio che sottolineava la bizzarria dell’avere lo stesso cognome. Gli ho risposto “un cognome, una garanzia a quanto pare” mentre tra me e me pensavo “mamma mia, speriamo di non essere parenti!”. Così, abbiamo iniziato a chattare: lunghe conversazioni da cui emergeva il suo essere estroso, dinamico, sempre pronto a viaggiare per via del suo lavoro di cool hunter, in contrapposizione al mio carattere razionale, ponderato e misurato in tutte le cose che faccio. Per la serie “tantissime affinità, proprio. Partiamo benissimo!”
Tra l’altro, in quel periodo, non avevo nemmeno tanta voglia di rapportarmi con il genere maschile e lo ritenevo il classico bel ragazzo che si voleva approcciare a me per una conoscenza superficiale. Quindi, ogni volta che mi scriveva su Facebook, gli rispondevo ore (o addirittura giorni) dopo. Eppure, nonostante le mie risposte tardive e frettolose, Loris era sempre pronto a scrivermi per primo o a commentare qualsiasi cosa pubblicassi. Finché mi sono detta “se dopo quattro mesi è ancora qui a cercarmi, vorrà dire che gli piaccio un po’… Altrimenti mi avrebbe già liquidata!” Così, ho iniziato ad abbassare le mie difese. Quando gli ho dato il mio numero di cellulare Loris, notando quest’apertura, non ha esitato un secondo a chiedermi di uscire. Al primo appuntamento chi si fa aspettare? Lui. Arriva con dieci minuti di ritardo ma, una volta sceso dalla macchina, l’ho subito perdonato. Sono rimasta a dir poco esterrefatta dalla sua bellezza ed eleganza ed ero talmente imbarazzata che non sono rimasta zitta un minuto perché ovviamente funziono al contrario, io.
Siamo stati a cena in un bellissimo ristorante panoramico a Gradara, dopodiché mi ha portata a vedere il castello e, al momento di rientrare in macchina, ho fatto io il primo passo ed è scattato il grande bacio. Da quel 6 settembre 2016 è iniziata la nostra storia: i tramonti, le cene, le uscite con gli amici. Loris, poi, ha organizzato una bellissima sorpresa per i miei 30 anni: un’uscita in cutter, con tutti i miei amici, a Fiorenzuola di Focara all’ora del tramonto. Serata che è terminata con la mia proposta di andare a convivere. Quando Loris si è trasferito a San Marino, nella mia casa appena inaugurata, la sua presenza ha letteralmente stravolto il mio ordine e i suoi abiti hanno cominciato ad accumularsi. Sicuramente lo spirito da “cenerentola” non gli appartiene ma, nonostante sia tanto disordinato e non molto collaborativo in casa, me ne sono innamorata ogni giorno di più.”

Loris: “L’idea di chiederle di sposarmi mi è venuta a novembre, quando Laura mi ha espresso la volontà di compiere un passo importante: creare una famiglia entro il 2019. Quando mi ha rivelato questo suo desiderio, nei miei pensieri si è fatta subito strada l’intenzione di sposarla perché ho sempre creduto nel matrimonio e nel valore della famiglia. Mai avrei immaginato di fare una scelta così seria in tempi tanto rapidi, ma non ho avuto alcun dubbio né timore al riguardo. Laura è una persona molto affettuosa e sente sempre l’esigenza di una coccola, di un abbraccio, di sentirsi dire quanto sia importante per me. Ma questa volta le volevo dare una dimostrazione d’amore senza che mi chiedesse nulla. All’indomani della mia decisione sono uscito a cena con il mio migliore amico Marco nello stesso ristorante in cui si trovava, per pura casualità, anche Elisa, una delle migliori amiche di Laura. Quando ho confidato loro le mie intenzioni menzionando il mio “Progetto Principe Azzurro”, sono rimasti letteralmente a bocca aperta. L’ispirazione mi era venuta ripensando al mio povero nonno che, negli anni ’90, portava a passeggio i turisti con una carrozza. Quando venne a mancare, in suo ricordo, mia sorella si sposò come una principessa presentandosi su un calesse. Ci tenevo a portare avanti la tradizione di famiglia ma trasferire una carrozza a San Marino presentava difficoltà notevoli. Perciò mi sono detto “perché non vestirmi da Principe Azzurro e farle la proposta come nelle fiabe?”. Ho noleggiato l’abito e contattato un maneggio di Rimini. Dopodiché ho chiamato la famiglia di Laura per metterli al corrente del mio piano e, grazie alla complicità di sua sorella Sara, con una scusa abbiamo fatto in modo che Laura anticipasse l’uscita dal lavoro per occuparsi della sua amata nipotina Amelia. Immaginatevi la loro sorpresa quando hanno visto in lontananza una persona travestita da principe in groppa a un cavallo. Sono subito uscite sul balcone di casa ma Laura non mi ha riconosciuto, tanto che ha pensato stessero facendo un servizio fotografico e ha continuato a scherzare con la nipotina! Solamente quando sono arrivato sotto casa e sono comparsi anche i suoi amici, mentre la sorella piangeva per l’emozione a fianco lei, ha capito realmente cosa stava succedendo. A quel punto sono sceso da cavallo e ho iniziato a leggerle la proposta scritta su una pergamena. Ero emozionatissimo: in genere sono una persona molto riservata e mi sono ritrovato, invece, a leggere quelle parole così importanti in pubblico, per di più ad alta voce perché lei potesse sentirmi dall’ultimo piano. Ma questo è nulla in confronto a ciò che ho dovuto fare per tenere tutto nascosto, affinché Laura non sospettasse niente! Quella sì che è stata una vera impresa!”

Laura: “Per l’organizzazione del matrimonio ci siamo fatti aiutare da Alessia Gennari, amica di Loris e bravissima wedding planner, in particolare per la progettazione degli allestimenti e la selezione di alcuni fornitori. Come location abbiamo scelto un’oasi verde di oltre 5000 mq, un luogo incantevole a cui Alessia si è ispirata per il filo conduttore del matrimonio: la natura. A partire dalle partecipazioni fino a tutti gli stampati, infatti, è stato usato un motivo floreale mentre a ogni tavolo abbiamo assegnato il nome di un frutto o di un ortaggio, presenti in questa serra. Candele e fiori hanno contribuito a creare un’atmosfera luminosa e romantica, in un tripudio di colori tenui come il bianco e il rosa.
Ma ci teniamo a ringraziare anche: “Gioielleria Leardini Franco” per le bellissime fedi, Silvia di “Profumo di Fiori” (fiori, allestimento della location e confettata erano un capolavoro) e Marianna, la nostra fotografa, per averci assecondato realizzando una nostra bizzarra idea nel servizio pre-matrimoniale. Grazie veramente a tutti! Non potevamo chiedere un giorno più fiabesco di così.”

 

Le attività che gli sposi hanno scelto per:

Fedi Nuziali
FRANCO LEARDINI GIOIELLERIA
Wedding Planner
ALESSIA GENNARI
Bouquet
PROFUMO DI FIORI
Servizio fotografico
MARIANNA MOLINARI
Concept e Copywriter
TEN ADVERTISING


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Redazione

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