
In Casa di Patrizia e Massimo
Oro e rosso, per una casa in stile rigorosamente classico.
Il primo impatto è di quelli che colpisce, in casa di Patrizia e Massimo: le pareti rosse, i decori e gli arabeschi dorati, i mobili su misura e tanti oggetti, ricercati e unici, che impreziosiscono ogni ambiente.
“Dimmi come abiti e ti dirò chi sei” scriveva Mario Praz nella filosofia dell’arredamento, per suggerire che, guardando un’abitazione, i colori scelti, i mobili e l’arredamento si può capire chi è la persona che la abita. Un ragionamento che vale ancora di più se, come in questo caso, la proprietaria, Patrizia, ha scelto personalmente tutti i mobili, e coordinato il disegno d’insieme.
“Il colore rosso – racconta – all’inizio è stato un po’ un azzardo, benché sia il mio colore preferito. Venivo da una casa con le pareti e gli arredi chiari, e avevo il desiderio di accostarmi ai colori della terra”.
Sì, un azzardo, forse, che colpisce appena entrati ma che conquista, subito dopo, per il calore e la forte personalità che sa trasmettere.
E’ una casa giovane, quella di Patrizia, un appartamento di circa 130 mq che sembra però una grande villa di stile francese, arredata con stile classico e molto ricercato.
La grande sala d’ingresso è il cuore della casa, la zona giorno, in cui spicca il colore rosso delle pareti. Ma questo non è l’unico elemento che emerge.
La boiserie color panna con le finiture in oro che ricopre completamente la parete del soggiorno contribuisce a dare una sensazione di calore e di preziosità molto forte. Grande importanza è stata data ai particolari: che si parli delle nappe delle maniglie o i pomelli, o le cornici delle foto, nulla è stato lasciato al caso.
Di fronte alla porta d’ingresso, prima di accomodarsi nella sala, ci si trova di fronte una specchiera riccamente decorata, opera di un artigiano fiorentino che realizza a mano ogni pezzo e che si è anche occupato, nella casa, di tutte le applique e le decorazioni.
La grande sala si apre con un tavolo tondo circondato da quattro sedie rivestite, appartenute ai genitori di Patrizia. Erano le sedie usate nella sala da pranzo che sono state qui rivestite di stoffa e ricollocate. Sopra il tavolo un quadro, illuminato da un faretto, domina la scena. La sala si sviluppa in lunghezza. Nella parete del corridoio continua la boiserie, mentre, dalla parte opposta, si apre una piccola nicchia in cui trova posto il divano rosso, di stile napoleonico, dal nome “Napoleon” impreziosito da grossi cuscini rossi e oro. In fondo, davanti alla grande finestra a parete, si trova una “zona leopardata” che dà un tocco originale a tutto l’ambiente.
Dalla sala si accede anche alla cucina e al bagno degli ospiti. La cucina è un ambiente molto intimo. Le pareti sono divise tra il rosso e il bianco panna. Il tavolo e i pensili riprendono il colore panna della boiserie che riveste interamente l’ambiente, le tende a righe bianche e nere. Il lampadario rosso ha uno stile molto elaborato e lungo la panca si possono trovare altre candele e candelabri. Il forno e piano cottura è incassato in una nicchia ornata da un fregio classico, mentre una porta a pannelli in noce conduce alla dispensa.
Sempre dalla sala si accede, attraverso una porta a doppia anta in stile francese, allo studio, l’unica parte della zona giorno con le pareti non rosse. Qui è stato scelto un colore più tenue, un giallo ocra chiaro, per conferire un po’ più di relax.
Il grande tavolo da lavoro nero e oro si trova al centro della prima stanza, mentre, nell’altra zona una chaise longue è posizionata davanti ad un televisore a schermo piatto. Un comò a losanghe bianche e nere rende la stanza più vivace, mentre un grosso armadio a specchiera amplia la visuale di tutta la sala. Accanto al comò si trova il pezzo più antico della casa, uno specchio di un secolo fa, appartenuto ai nonni di Patrizia.
Azzurra e luminosa, la stanza del loro bambino, curata in ogni dettaglio. Inoltre non è la prima volta che si presenta sulle pagine di questa rivista. Nel 2004 fu la prima cameretta per bimbo ad essere “recensita” su La Maison. Oggi, a ricordo di quel momento, sopra il comò della cameretta si trova una copia di quell’articolo, incorniciata. Negli anni, le uniche modifiche alla camera sono state la sostituzione della culla con un letto, e l’aumento dei giochi!
Il bagno delle camere ha meno oro, rispetto a quello degli ospiti, e dei colori un po’ più tenui. Anche in questo caso la sensazione che si vuol dare è quella del relax e del riposo. Infine si arriva alla camera matrimoniale, arredata in stile Versailles. Il colore predominante qui è l’oro. Lo si ritrova nella trapunta, nei cuscini, sulle pareti, nei decori delle applique e in ogni altro elemento della stanza. Al posto dei comodini sono stati posizionati due tavolini habillèeche che portano l’abat-jour. Non manca una vasta cabina armadio arredata con tutti gli accessori del caso.
Tutte le stanze hanno un pavimento a parquet, con posa alla francese: a spina di pesce, bordato da listelli diagonali. In sala si trovano anche due splendidi tappeti persiani che, assieme ai tendaggi molto ricchi e pesanti, conferiscono a tutta la casa un tono molto caldo. Fuori, la veranda è un luogo davvero magico, un piccolo angolo di pace e relax costantemente baciato dal sole, che guarda verso il monte Titano.
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