
Intervista a Enzo Miccio
Quando si parla di matrimonio, non si può non interpellare uno dei wedding planner più famosi d’Italia.
Enzo Miccio, conduttore di celeberrime trasmissioni su Real Time (“MA Come ti vesti?”, “Wedding PlannerS”, ecc.), ci parla del suo lavoro, con l’entusiasmo e l’ironia che lo contraddistinguono e ci spiega che “vivere un matrimonio da favola” diventa facile, quando si può contare sulla professionalità e sull’estrema disponibilità di chi, come lui, ci mette anima e cuore.
Ci può spiegare come si diventa Wedding Planner e quali sono le qualità fondamentali per avere successo?
Oltre alle competenze professionali, che sono diverse e variegate, deve esserci tanta passione perché è un lavoro faticoso, impegnativo, pieno di responsabilità e non lo si può fare come secondo lavoro o come diversivo perché è di moda. Le spose chiedono il tuo tempo, hanno bisogno dei tuoi consigli, di essere continuamente rassicurate e quindi c’è bisogno di amore alla base.
Come si è avvicinato a questo mondo?
Cosa l’ha spinta a scegliere questa particolare attività?
Ho iniziato per caso con il matrimonio di una mia amica. Mi sono occupato dell’abito, delle decorazioni, degli allestimenti ecc… e poi è arrivato il primo matrimonio. Da quel momento è stato tutto automatico: il passaparola, l’apertura della mia prima società… all’inizio lavoravo come free lance, davo una mano, ma non pensavo che quella potesse diventare la mia attività principale.
Dove trova le ispirazioni e gli spunti per organizzare i matrimoni?
Principalmente dai colloqui che faccio con gli sposi. Mentre loro parlano, io immagino. Ogni matrimonio deve essere lo specchio degli sposi, la traduzione dei loro sogni. E’ fondamentale ascoltare cosa vogliono, cosa si aspettano e quali sono i loro desideri. Poi ci sono altri elementi d’ispirazione: la location, la stagione e lo stile. La prima cosa da fare, è andare direttamente sul posto in cui si svolgerà il matrimonio per respirarne l’atmosfera, in modo da avere qualche idea che, successivamente, verrà personalizzata in base alle esigenze dei clienti.
Con quali criteri sceglie i fornitori? Quali caratteristiche devono assolutamente avere e su cui non transige?
Io ho una squadra fissa di miei operai, che dipende direttamente da me. Questo mi rende le cose più facili (soprattutto se ho una serie di matrimoni da organizzare) perché, una volta “addestrati” adeguatamente, tutti sanno già come muoversi e cosa fare. Cosa chiedo? Chiedo professionalità, attenzione, puntualità e buona disponibilità del loro tempo. Mai lamentarsi! Chiedo tanto perché spesso dobbiamo affrontare dei tour de force incredibili e le persone che lavorano come me devono essere molto disponibili, sempre pronte a cambiare programma e progetti, a spostarsi ed a inventarsi.
Qual è la prima cosa che consiglierebbe ad una coppia che sta per sposarsi?
Sicuramente di rivolgersi ad un professionista. Mi sembra lapalissiano questo! Qualcuno che possa guidarli in maniera seria ed affidabile, perché in questo momento, in giro c’è un po’ di tutto… La figura del W.P. è un po’ inflazionata e molti si improvvisano. E’ per questo che continuo a dire ai futuri sposi di prestare molta attenzione e di controllare bene le credenziali di chi si trovano di fronte perché non possono permettersi di sbagliare. Il matrimonio è un giorno che non si può replicare: devono essere sicuri che le persone che avranno accanto in quel periodo (per settimane, anzi mesi!), siano quelle giuste.
Le è capitato di dover calmare una sposa o uno sposo particolarmente ansiosi o agitati il “fatidico” giorno? Se si, come li ha tranquillizzati?
Succede molto spesso perché sono tutti un po’ smarriti, un po’ insicuri, impauriti. È un passo importante, quindi possono essere molte le motivazioni delle loro ansie. Una sposa mi ha fatto notare, però, che ho la capacità di calmare le persone, di infondere loro sicurezza e tranquillità. Credo che questa sia una dote innata, perché indipendentemente da quello che può succedermi intorno (a volte nel back stage c’è il delirio più totale, oppure si è appena verificato un problema o una situazione di emergenza a cui far fronte) quello che per me conta di più, è che il contatto con i miei sposi sia assolutamente rassicurante.
E’ mai successo che una suocera troppo invadente interferisse con le scelte degli sposi?
Si, abbastanza spesso.
Quanto stress risparmia un Wedding Planner agli sposi?
Questa è una bella domanda. Diciamo che dipende molto dall’educazione che hanno gli sposi. Perché alcuni, nonostante la presenza del W.P., fanno fatica a delegare e vogliono comunque essere presenti ed avere tutto sotto controllo. Cosa che poi a me fa molto piacere perché l’organizzazione del matrimonio è da fare insieme. Però, ad un certo punto, prego i miei clienti di uscire di scena e di godersi un po’ di tranquillità, di riposarsi, per arrivare belli rilassati al giorno della cerimonia. Lo scopo del W.P. è anche un po’ questo: non solo curare l’aspetto progettuale ed operativo, ma coordinare ed assistere sollevando, appunto, i clienti da una serie di rogne che sono inevitabili.
Qual è la parte migliore del suo lavoro? E quella più difficile?
La parte migliore è sicuramente il rapporto che sviluppo con i miei clienti. Diventano miei amici, s’instaura un legame affettivo veramente importante. Conosco sempre un sacco di gente, entro nelle loro case, nelle loro famiglie, condivido il giorno più bello… e questa è la parte che mi da un’enorme gioia. Quella più difficile è dovuta ad una serie di situazioni che si possono verificare… Ad esempio, l’imprevedibilità del tempo: solo per fare delle fotografie all’aria aperta, con la pioggia diventa complicato. Perciò, direi che l’aspetto meteorologico avverso sia quello più faticoso da controllare. Per quanto riguarda, invece, la parte meramente organizzativa, credo che il momento più ostico sia quello di mettere a tavola le persone. Decidere “chi sta con chi” è uno dei rompicapo che assilla un po’ tutte le spose.
La richiesta più bizzarra che Le è stata rivolta?
Non ho richieste bizzarre. Devo dire la verità, i miei clienti si rivolgono a me non perché vogliono fare dei matrimoni strani, ma perché vogliono matrimoni belli.
La tendenze per il matrimonio 2013-2014?
Il matrimonio è un evento pieno di tradizioni, quindi non possiamo parlare di tendenze che cambiano annualmente. Non parliamo di prêt-à-porter dove due volte all’anno gli stilisti presentano la nuova collezione. Stiamo parlando del matrimonio, come evento importante nella vita dell’uomo. Ci sono delle tendenze che cambiano meno velocemente e che, quindi, durano più stagioni. Ormai, lo ripeto da qualche anno e continuo a dirlo anche per quello in corso: le spose sono diventate più romantiche, è passata un po’ la moda del minimalismo, della sposa essenziale. L’abito è molto spesso di pizzo, molto ricamato, le gonne si sono allargate, ampliate. Il desiderio è quello di vivere una favola. E se proprio vogliamo parlare di mode, oramai il Wedding Weekend (sposarsi fuori porta) è una delle tendenze a cui tutti vogliono ambire. Non intendo solo per gli stranieri che vengono nel bel paese, ma parlo degli stessi italiani che si spostano, in luoghi come la riviera ligure, la Toscana, le grandi città d’arte, oppure le isole. Un fenomeno che credo continuerà ad espandersi ancor di più nei prossimi due o tre anni.
Ci può parlare della sua Accademy? A chi sono rivolti i corsi? Come ci si può iscrivere?
L’Accademy contempla una serie di corsi che abbracciano quelle che sono, in effetti, le mie due attività principali: da una parte le tendenze, la moda e lo stile, dall’altra il Wedding e l’organizzazione di eventi. Sono rivolti a tutti quelli che vogliono avvicinarsi a questo mondo: possono partecipare anche persone che non hanno nessuna competenza in merito, perché io parto da corsi basici. Ultimamente abbiamo avuto un successo pazzesco con il corso di “Mise en place”. E non c’erano solo W.P. o addetti del settore, ma anche persone comuni che avevano voglia di avere maggiori informazioni su come ricevere a casa propria. Questo mi ha portato alla fondazione di un’Associazione dei Wedding Professional a cui tutti possono iscriversi. La mail dedicata, per ricevere tutte le informazioni è: segreteriacorsi@enzomiccio.com
Progetti futuri?
Il progetto che ho mantenuto nel cassetto per tanti anni e che poi, finalmente, si è realizzato, riguarda la trasmissione “L’eleganza del maschio”, in onda su Real Time tutti i giorni, alle 14:30. Ha esaudito quello che era il mio sogno: occuparmi di uomini, di stile. Eleganza in senso lato, non solo un programma di make over, ma una trasformazione stilistica. Non si parla solo di abiti, ma di bon ton a 360°, galateo e buone maniere. Spesso gli uomini sono un po’ restii, impermeabili a questi insegnamenti e, magari, usando una chiave un po’ ironica, propria del mio stile, riesco a trasmettere qualche messaggio, oltre a far sorridere. Da questa trasmissione è nato un libro, un “manualetto” molto simpatico, di “pillole comportamentali”, un po’ come faccio in trasmissione: come organizzarsi un guardaroba, i tessuti più adatti, come vestirsi nelle diverse occasioni della giornata in base al lavoro, come stare a tavola, come comportarsi con una donna al ristorante, con quale regalo arrivare a casa della suocera il giorno del suo compleanno… una serie di piccole informazioni, che possono essere veramente utili.
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