
Vizi, vezzi e virtù – Quattro chiacchiere con Mara Verbena
A cura di: Marco Mussoni
Arte di Creazione e Composizione Floreale.
Mara Verbena è una delle artiste floreali più riconosciute di San Marino. Il suo nome è sinonimo di design, arte e composizione floreale contemporanea. Con una sensibilità europea per i dettagli e il suo gusto per un fine artigianato, incarna lo stile sammarinese.
MM – Le tue origini?
MV – Di padre ligure (Rio di Sesta Godano) e di madre marchigiana (Urbino).
MM – Cosa ti ha portato qui?
MV – Una passione mai soddisfatta, sempre in evoluzione, per questo meraviglioso e faticoso lavoro.
MM – Quando hai aperto il tuo primo negozio?
MV – Nel 1983, all’età di diciotto anni.
MM – Quali snack e quali bevande e/o alcolici ti piace servire nel tuo negozio?
MV – Recentemente tisane. Anni fa, la crema di caffè.
MM – Oggi?
MV – L’Aperirosa, un cocktail aperitivo presentato a Florea e realizzato dallo chef Sartini con ingredienti suoi e, in più, il Ratafià, uno dei prodotti della “Rosa di San Marino”.
MM – Che cosa volevi essere da bambina, se non un’artista dei fiori?
MV – Ricordo che a otto anni giocavo “alla bottega” da sola; sul comò, nella mia camera, facevo i pacchetti regalo e fingevo di vendere.
MM – Come nutri il tuo corpo durante la prima colazione?
MV – Cappuccino di latte di soia e tre biscotti artigianali alla soia, in pasticceria con i miei amici del mattino.
MM – Ti era permesso, da bambina, andare da sola per boschi?
MV – Assolutamente sì.
MM – Un ricordo particolare, in merito.
MV – “Il Bosco delle Fate” di La Verna, quando avevo sette o otto anni. Il mio amore per la natura si è intensificato con quell’esperienza – cercare i rami e i sassi nei boschi per creare la capanna, è uno dei miei ricordi più belli.
MM – Che cosa stai facendo adesso?
MV – Sto realizzando le composizioni per la sposa che domani celebrerà il suo matrimonio in Pieve. Insieme, abbiamo accuratamente scelto i colori, i fiori e lo stile che voleva dare alle sue nozze.
MM – Ti piace aiutare gli sposi?
MV – Molto! Si instaura un rapporto di fiducia e poi un’amicizia duratura.
MM – Come riesci a fare ordine nei matrimoni di oggi?
MV – Cercando di far aprire il cuore degli sposi per conoscere i loro sogni e le loro necessità. Una volta che gli sposi si sono affidati a me, troviamo assieme il modo migliore di costruire il loro sogno e non la copia di un altro, senza sforare il budget a disposizione.
MM – Come sono cambiati mode e costumi nel rituale?
MV – Potremmo dire che sono cambiati molto perché una volta il matrimonio era più semplice – partecipazione, centrotavola, bouquet, chiesa il tutto seguito e consigliato dall’allora wedding “amica della sposa”. Punto. Adesso si segue molto l’esempio americano e le coppie ricercano su internet idee per lo stile (vintage o moderno), il colore, ecc…, si riempiono gli occhi e spesso arrivano qui molto confusi. Ecco perché amo prendere gli sposi per mano e indirizzarli, sempre rispettando il loro gusto, ma offrendo una direzione in questo vespaio di nuove cose, di nuove tendenze. Del resto il matrimonio è una grande decorazione e il mio lavoro principale è decorare.
MM – C’è qualcosa che consideri pericoloso nella preparazione di un matrimonio?
MV – Uno dei pericoli è quello di chiedere “una cosa semplice”, senza sapere che le cose semplici sono le più difficili da fare. Il confine fra semplice e banale è sottilissimo. Facilissimo cadere nel banale.
MM – Quanto incide il limite del budget?
MV – Il budget non è un limite, ma è utile conoscerlo a priori per poterlo perseguire, perché non è obbligatorio spendere molte migliaia di euro per fare un matrimonio; lo si può realizzare anche con cinquecento euro. Dipende da quello che uno vuole.
MM – Vuoi insegnare e trasmettere il tuo processo creativo?
MV – No, perché ci vuole tempo. E’ un altro mestiere, bisognerebbe fare solo quello. A Natale tengo un piccolo corso di decorazione per le mie clienti, perché a loro piace e si divertono. Ma è il gioco di una sera, che permette loro di andare a casa e crearsi da sole il proprio centrotavola. Non è insegnamento.
MM – Come stabilizzi il valore aggiunto del tempo, della durata, nelle tue creazioni floreali?
MV – La durata della composizione è la cosa più importante. Non a caso mi sono inventata “Fior d’Acqua” per conservare più a lungo il fiore, sia all’interno di un negozio, sia a casa delle clienti. L’obiettivo qualità è nella mia testa da sempre. Fior d’acqua, ormai riconosciuto e apprezzato ovunque, è nato ventitré anni fa.
MM – Chi, quali maestri hanno avuto più influenza nel tuo lavoro?
MV – Sicuramente il mio maestro supremo è Chicco Pastorino, genovese, fondatore della scuola nazionale Federfiori, insieme a Emilio Preziosi. Due grandi menti, sempre avanti, avanti, avanti.
MM – Mara, per il fatto di sapere parlare con i fiori e le piante… In senso critico, politico, partecipato e responsabile, come vedi il nostro paesaggio?
MV – Male… Molto male! Il nostro paesaggio ha grandissime potenzialità non espresse. E’ come se non esistesse, viviamo di rendita con quello che storicamente è stato fatto. Da tempo, non c’è nulla di nuovo. Vedo all’interno di grandi centri di giardinaggio, nelle fiere, nelle manifestazioni, l’effetto che un bel giardino fa sullo spirito delle persone e queste decorazioni possono diventare una grande attrattiva.
MM – Alcuni paesaggisti che ammiri?
MV – Ho molti amici architetti paesaggisti, ultimamente sto lavorando con Anna Letizia Monti che è una grandissima professionista. Mi piace molto il suo stile.
MM – Come si chiama il tuo ultimo ibrido?
MV – Io non sono una ibridatrice. Sono una fiorista che ha voluto e cercato degli ibridatori a cui chiedere di dedicare nuove varietà a San Marino. L’ultima è il “Garofano Sant’Agata”.
MM – Perché un garofano dedicato a Sant’Agata?
MV – Perché il Garofano è un fiore antico e Sant’Agata, nostra compatrona, viene festeggiata con il garofano da centinaia di anni.
MM – Perché a San Marino decidi di effettuare un percorso particolare come “Florea”?
MV – Sempre per la passione che provo per questo lavoro. Non è un percorso che ho iniziato io, ma che con piacere ho preso a seguire perché mi da la possibilità di decorare Borgo Maggiore. Nello stesso tempo, è bello vedere la gente che passeggia in mezzo ai fiori ed è felice.
MM – Quale è il tuo prossimo progetto da realizzare?
MV – Il prossimo Festival di San Remo.
MM – Un progetto impegnativo per la tua immagine.
MV – Sì
MM – Qual è la parte peggiore di essere artista fiorista, creatrice e compositrice floreale in questo paese?
MV – Qui è limitativo non avere un mercato dei fiori. Devo andare in giro a cercarmi le cose, nella grande nazione o il grande paese, che offrono molto di più.
MM – E la migliore?
MV – Partecipare alla coppa Europa senza fare tanti miracoli…, come ho fatto quest’anno.
MM – Cos’è per te la famiglia?
MV – Tutto
MM – Qual è la tua idea di “giornata perfetta in famiglia”?
MV – La giornata in cui riesco a fare tutto quello che il mio lavoro mi richiede e, contemporaneamente, a far stare bene la mia famiglia e occuparmi delle loro necessità, senza troppi problemi.
MM – Chi porta fuori la spazzatura?
MV – La donna delle pulizie!
Marco Mussoni
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